È una domanda che ci poniamo spesso, cercando di capire la differenza tra le due condizioni.

Marco, il nostro Food Biology Specialist, ci ha spiegato in poche righe come distinguere un’allergia da un’intolleranza alimentare.

Quando si parla di problematiche alimentari, molto spesso non capiamo realmente il significato delle parole ‘allergia’ o ‘intolleranza’.

 

Si potrebbe pensare che siano sinonimi, ma non è così. Vediamo la differenza tra queste due condizioni mediche.

Da un punto di vista scientifico, si può affermare che determinati alimenti possono causare fenomeni di intolleranza; altri possono scatenare reazioni allergiche; ed altri ancora possono provocarle entrambe.

L’ultimo caso riguarda proprio il latte. Tra le sostanze contenute nel latte, infatti:

– le proteine beta lattoglobulina e caseina possono attivare fenomeni allergici;

– il lattosio è coinvolto in fenomeni di intolleranza.

Gli alimenti sono entità molto complesse dal punto di vista chimico, perché contengono al loro interno svariate tipologie di sostanze utili alla nutrizione.

Quando si verifica un’allergia o un’intolleranza alimentare, infatti, il responsabile non è l’alimento nella sua interezza, ma solo alcune molecole o gruppi di molecole al suo interno.

Ma andiamo al punto della questione: come distinguere un’allergia da un’intolleranza?

La differenza fondamentale per distinguere un’allergia da un’intolleranza è il sistema immunitario. Vediamo in che modo.

1) Un alimento che causa un’allergia attiva direttamente il sistema immunitario, che reagisce violentemente alla sostanza contenuta nell’alimento, vista erroneamente come un’intrusa non desiderata.

2) Un alimento che causa intolleranza, invece, contiene delle sostanze che “spiazzano” l’organismo il quale, a sua volta, ha difficoltà nel gestirle. Per fare alcuni esempi:

 

    • nel caso del latte, l’intestino non riesce a digerire e assorbire lo zucchero lattosio;
    • nel caso dei cereali contenenti glutine, l’intestino ha reazione avverse infiammatorie alle proteine gliadina e glutenina;
    • nel caso dell’istamina, alcuni enzimi specifici hanno difficoltà nel catabolismo di questa molecola.

È chiaro, dunque, che l’intolleranza alimentare è una condizione meno grave rispetto all’allergia alimentare. Ma attenzione: in presenza di sintomi “sospetti”, che siano gravi o meno gravi, è di fondamentale importanza consultare un medico e farsi seguire in un’attenta analisi. Con la salute non si scherza!

 

Una volta superata la questione “spinosa” di questo argomento, veniamo alle cose più leggere e piacevoli: da quanto tempo non mangi cioccolato bianco?

La tua risposta, probabilmente, sarà “nemmeno me lo ricordo”. Beh, sì, possiamo immaginare.

Ma se ti dicessimo che esiste un modo per gustarla di nuovo, senza gli effetti indesiderati di cui abbiamo parlato sopra?

LatoBi è l’alternativa al cioccolato bianco senza latte, ma anche senza glutine e senza soia: 100% vegetale, buona (per davvero), dal gusto e forma inimitabili.

Formato mini tavolette per un concentrato di sapori ed emozioni.

Provala ora!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *